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martedì 31 maggio 2016

Foto maggioline

Per concludere questo secondo mese di blog, piuttosto che altri mini racconti, vi rimandiamo alla pagina delle foto per varie ed eventuali di maggio, più l'ormai tradizionale gita mensile al Parque Jocotenango (quello con parcogiochi!) alla fine del Paseo de la Sexta, una bella visita al Museo del Ferrocarril (ferrovia) e un nuovo album con le nostre vedute dei vulcani, che abbiamo avuto la fortuna di vedere bene nei primi giorni e poi sono riapparsi solo sporadicamente (per la foschia da caldo), ma a volte in serate affascinanti.

martedì 24 maggio 2016

Nuovi maestri per Sam, il che porta uguaglianza in famiglia

Una volta che Fernanda se n'é andata ad inizio Maggio (vedere "quinta settimana" più sotto) si sono dovute coprire le sue due classi di prima e quarta, finché magicamente non arriverà un nuovo insegnante, per cui maestraMaddy e maestroMattia si sono fatti avanti e ora insegnano in prima, 45 minuti a testa al giorno, mentre Carlin la Coordinatrice si ritrova di nuovo in classe (come le toccava fare fino all'arrivo di Mattia) per insegnare in quarta.
Perché mai tutto ciò dovrebbe interessarvi? Non solo per capire quanto dediti alla causa siamo noi insegnanti, ma soprattutto perché, nonostante sia solo per 45 minuti e come soluzione temporanea, papàMattia ora insegna anche a Sam! Il ragazzo é contento di essere come Michele, a Mattia piace la prima e pure avere Sam, per cui va tutto bene, a parte giornate più piene per Mattia (al momento, 33 ore e un quarto con studenti(!), più varie ore di preparazione&co e mezz'oretta almeno di incontro insegnanti, alla settimana).

sabato 21 maggio 2016

La Antigua

Martedì 10, vacanza da scuola per festa della mamma (vedi post più sotto), per cui é ora di sfruttare i fondi per i regali dei compleanni maggiolini e farsi un giretto a uno dei luoghi turistici più famosi del Guatemala, la cittadina storica di La Antigua. In teoria é  quasi dietro l'angolo, ma ci vogliono tre autobus per cui alla fine ci mettiamo 2 ore e mezza all'andata e pure di più al ritorno, il che l'ha resa una giornata lunghetta.
Sicuramente, come potete vedere qui dalle foto, una gita valida e una bella cittadina, con antichi edifici colorati, in stile coloniale, e svariate rovine (dovute per lo più ai vari terremoti del '700); in realtà, la nostra meta principale era il museo della cioccolata, che sfortunatamente si é rivelato alquanto deludente essendo più che altro un negozio costretto con qualche pannello illustrativo e degli oggettini, una sbirciatina alla parte finale del processo e la possibilità di provare qualcosa, che ci teniamo per un'altra volta, magari per occasioni speciali, per non giocarci tutte le carte nel primo mese. Ad ogni modo, ci gustiamo un po' di buona cioccolata, impariamo qualcosa,  e ci compriamo infuso di cacao per rimpiazzare le scorte (ancora dai viaggi messicani di Anna&Giacomo) e una tazza di terracotta per il nostro latte con cioccolato mattutino, pure con mescolino di legno.
Nel Parque Central, la piazza principale, davvero carina, ci compriamo anche un flauto tradizionale; purtroppo, se non continui a svuotarti le tasche per oggetti artigianali alquanto belli ma per lo più inutili, la città diventa un po' pesante, perché non c'é molto altro a parte una serie infinita di negozietti  (compresi quelli del grande mercato) che offrono lo stesso tipo di materiale, in alcuni casi stupendo ma al limite dell'opprimente per la quantità disponibile.
Un tipico caso di turismo che rovina la bellezza intima del luogo (nonostante, ovviamente, questo permetta agli artigiani locali di trovare mercato per i loro prodotti, per cui il turismo in qualche modo fa bene...).
A quanto dice un cartello a inizio paese, questo dovrebbe essere Patrimonio dell'umanità ed effettivamente il valore storico delle rovine e le antiche case colorate sono affascinanti, ma le macchine sui ciottoli, davanti alle facciate seicentesche tutte decorate sono troppo fuori luogo per lasciarti apprezzare a dovere la magia del posto e, per noi europei, le rovine di chiese non sono chissà che novità e per l'età non sono niente di fenomenale, visto che ne abbiamo di ben più antiche e perfettamente conservate.
Gusti difficili? Magari sì, anche se deve aver influito non poco il cielo opaco che non dava contrasto o  la giusta luce alla città e soprattutto ci ha fatto abbandonare la camminata in salita al punto panoramico, visto che non c'era speranza alcuna di gustarsi la vista sui meravigliosi vulcani dei dintorni. Inoltre, non essendo un fine settimana, ci siamo anche persi eventuali spettacoli di strada (musica, danza...) che avrebbero fatto svanire quel senso di paesino-colorito-per-vendere-oggetti.
Comunque, qualsiasi posto va bene per uscire per un giorno dal cemento e lamiera de La Esperanza (il nostro barrio - quartiere) e pure da Guatemala City, e La Antigua non é decisamente un posto qualsiasi: davvero bella, con luoghi interessanti (abbiamo visitato un convento semi-ricostruito e le rovine-giardino di un altro) e qualche piccolo museo che ci siamo tenuti per un'altra volta, che dovremo scegliere con cura per avere cieli limpidi.


mercoledì 18 maggio 2016

Buon compleanno Elena!

35 é un gran bel numero, per cui si merita un post e pure qualcos'altro, dal romantico al telegramma:

Emozioni
   Lucenti 
Emergono
   Nell’
Ammirarti

Egregia,
   Le
Esprimiamo
   Nostro
Affetto

lunedì 16 maggio 2016

Spari, spari... calma.

Sei meno dieci, ieri sera, cena interrotta da suoni esplosivi, per cui la solita domanda: petardi o spari? In questa occasione, dopo una settimana di assordanti festeggiamenti per le mamme, la risposta é la seconda. Mattia accompagna Michel&Sam al muretto della terrazza (siamo alti e abbastanza lontani, nessun problema), da cui vediamo gente nei vicoli qui sotto rientrare in casa. Si sentono una decina di colpi, poi un'altra decina, poi niente. Sembravano provenire da dietro le ultime case di un vicolo a un paio di isolati da noi, ed effettivamente altri astanti dai tetti stanno guardando anche loro in quella direzione. Michele e Sam chiedono se é di nuovo uno scontro tra bande e polizia, ma questa volta sono solo "i cattivi" che si sparano tra loro e la cosa più triste, e grave, e difficile da spiegare, é che la polizia non arriverà presto, o per niente: la loro presenza é costante (abbiamo due poliziotti all'angolo sotto casa ogni giorno), ma più di facciata che altro, o solo per tenere la violenza lontano dalla strada principale, visto che, come é facile mostrare ai bambini, i due sono lì anche adesso... e lì rimangono, senza scomporsi, senza la minima intenzione di muoversi di meno di due isolati per intervenire o per lo meno controllare, esattamente come se nulla fosse successo. Le voci dicono che non é solo paura o senso di impotenza, ma collusione con le bande, ma questo é ancora troppo difficile da spiegare a M&S...
Ad ogni modo, una volta finiti gli spari tutto torna velocemente alla normalità, visto che purtroppo per la zona é tutto appunto normale.

domenica 15 maggio 2016

Festa della mamma

Faccenda seria, da queste parti (clicca): lunedì, festa a scuola, con tutta la mattina dedicata a mostrare alle mamme i vari balli e altre presentazioni delle classi, dare loro i lavoretti e cibo, poi pomeriggio libero. Le classi di Mattia hanno anche preparato qualcosa di inglese, niente di speciale, ma una buona scusa per attività diverse durante la settimana precedente, un po' com'era andata con la Giornata della poesia.
Martedì era la Festa della Mamma ufficiale, per cui solo alcune classi a scuola (quelle con maestre non mamme), ma solo la mattina e comunque tutti gli insegnanti di inglese in vacanza (avevamo saltato il 1o maggio, con questo giorno in vista).
Michele e Sam si sono divertiti a fare i loro spettacolini e lavoretti, Mamma si é gustata i vari regalini, per cui tutto bene, a parte le nostre orecchie che non hanno gradito l'onnipresente ultimo successo musicale sulla mamma: a scuola lunedì, in radio dappertutto martedì e pure durante il resto della settimana.

Aggiunta: quando pensavamo fosse tutto finito, ecco che il sabato pomeriggio una festa si materializza sull'altro lato della strada, con lungo programma, che però ci permettiamo di saltare visto che Michele e Sam sono da un amico e noi possiamo quindi sfruttare il tempo per sistemare un po' di cose a casa e riposare un attimo. Comunque, all'inizio, dalla terrazza, ci gustiamo trampolieri e altri acrobati e un assaggino di musica con lo strumento nazionale, la marimba (assai simile ad uno xilofono), purtroppo presto sostituita da inutile pop a palla dall'altoparlante o dalle urla del pagliaccio.

giovedì 12 maggio 2016

Fuego!

Brutti momenti per la gente che vive alla fine di uno dei vicoli al di là del campo da calcio in sabbia: ieri pomeriggio, subito dopo scuola, é scoppiato un incendio, con una gran nube di fumo nero e ceneri trasportate dal vento fin sul nostro tetto, a poco più di cento metri.
Mentre i bambini erano a giocare da Jovi, un compagno di classe di Michele, Mattia é sceso a vedere se poteva dare una mano con i secchi d'acqua e nonostante l'arrivo dei bomberos (pompieri) due mani in più erano effettivamente utili, visto che l'incendio era così grande che le pompe ci hanno messo un po' a spegnerlo, quindi nel frattempo i vicini hanno continuato a usare secchi, lanciando acqua dalla terrazza di una casa, in cui si entrava a scapito di occhi e polmoni, ragion per cui i volontari andavano a turno (Mattia una volta sola). Per fortuna, nessun ferito e una sola casa distrutta perché le fiamme sono andate poi in giù, nel bosco; però, questa mattina Abigail, in classe di Michele, ci ha detto che il suo tetto ha preso fuoco e pure il suo letto.

domenica 8 maggio 2016

Quinta settimana

Lunedì 2
Dopo il grande evento di 10 giorni fa, questa mattina la strada sotto casa é decorata da altri poliziotti e soldati, con mandato, in cerca di qualcuno. L'operazione continua per qualche ora, per cui li vediamo anche dalle finestre di scuola, anche se cerchiamo di tenere gli studenti lontani, per non distrarli, più che per altro, visto che non succede niente di speciale, a parte la rara comparsa di fotografi e cameramen, per documentare i numerosi arresti; dicono che abbiano preso più di 70 persone, alcuni parte della famiglia allargata di nostri studenti, ma non sappiamo molto di più e a scuola si cerca di evitare l'argomento.
Dopo scuola, il nostro eroe dell'integrazione, Michele va a casa del suo miglior amico, Estiben, per compiti di Kachikel (lingua Maya in curriculum, teoricamente) e si diverte un sacco a passare un pou di tempo con lui, prima della solita oretta di calcio, che questa volta é solo gioco in strada per i piccoli e partitine più competitive per gli altri, che va comunque bene.

Martedì 3
É l'ultimo giorno completo per Fernanda, per cui Mattia non può mancare all'ultima partitina, mentre Michele&Sam stanno a casa per aiutare Mamma in cucina, visto che abbiamo una cena speciale per festeggiare il compleanno di Evelyn (dal Belgio, insegna 2a e 5a), di Mattia in anticipo, la partenza di Fernanda e l'arrivo della mamma di Carlin, in visita dagli Stati Uniti. La torta di Elena é ovviamente un gran successo!

Mercoledì 4
La tristezza regna in famiglia, perché la nostra cara Fernanda se ne va a ora di pranzo: ci mancherà un sacco, come maestra (Sam), simpaticissima quasi-zia (M&S), grande amica (M&E) e come persona davvero speciale con cui farsi gran risate e soprattutto condividere molto, da opinioni sul mondo (contro la guerra e la pena di morte, sostenitrice di Bernie, offesa da ineguaglianza e ingiustizia...) a fede cristiana, dal lavoro a scuola a quello che davvero conta e per cui si dovrebbe fare qualcosa (violenza di bande, spazzatura, il futuro di questi ragazzi, lo sport come ottima risorsa, riconquista degli spazi di comunità).
Perché se ne va se ci tiene tanto a questo progetto e a questa gente? Altri volontari purtroppo non l'hanno capito, ma noi sì: neanche gli Stati Uniti sono un posto facile e quando tua mamma e tuo fratello più piccolo, che hai sostenuto da anni, ti chiamano dicendo che hanno perso il lavoro e non hanno soldi per pagare l'affitto, cosa faresti, sapendo che puoi forse riprenderti i tuoi lavori e aiutarli?
Speriamo di rivederla, un giorno o l'altro (ha pure lasciato PR, il suo pupazzetto-coniglio a M&S, quindi...)

Giovedì 5
Ora tocca a Michele essere ammalato, per fortuna non tanto male come papà, anche se lui lo teme alquanto; un'altra visita dal dottore e via, le medicine fanno ancora una volta effetto ed é presto a posto, anche per il calcio pomeridiano.
Ma la giornata é di Mattia, con il suo 39esimo compleanno, celebrato con un taglio di barba che gli fa perdere una decina d'anni (solo apparenza), un sacco di canzoncine e abbracci a scuola (e pure un paio di biglietti e regalino) e per finire, pizza&budino di Elena

Venerdì 6
Dopo la solita mattinata sportiva, l'eroe di integrazione si spinge ancora più in là, andando dopo scuola a casa di Seño Keila, la sua maestra per aiutarla a completare i lavoretti per la festa della mamma di lunedì e poi stare a cena e pure a dormire! Abbandona dopo cena, con la scusa di un mal di pancia, ma va già molto bene così: gran risultato, dopo così poco tempo!

Sabato 7
Regalo di compleanno guatemalteco: un anno in più e un dente in meno! La settimana di festa di Mattia era stata fin qui tormentata da un gran dolore da dente sensibile, che gli aveva impedito di gustarsi davvero cibo e bibite, così dopo giorni di sopravvivenza da antidolorifici, ha finalmente trovato il tempo e l'occasione di andare dal dentista e affrontare il problema... alla radice!
Nel pomeriggio, mentre Sam e Michele giocano con gli altri, bella chiacchierata di Mattia con un genitore di una sua alunna, niente di straordinario, ma ci fa sentire più addentro la comunità.
In serata, ci rendiamo conto che abbiamo già passato un mese qui: é volato ed é andata bene!

Domenica 8
L'integrazione procede bene anche per Mattia, invitato a partecipare ad una delle partite di calcio della domenica, nel campo di sabbia, con Michele e Sam tra il pubblico. Nonostante una scarpa si rompa a metà, la tecnica già fallace non sia certo migliorata con l'età o con la più che decennale assenza dai campi, e il fondo dissestato, il vecchietto si difende, grazie al livello non eccelso della partita, e stupisce per le lunghe rimesse laterali: lo vorranno ancora.
Nel pomeriggio, MMS abbandonano la partitina di calcetto perché invitati lì per lì a mangiare la torta di compleanno di Ricardo (compagno di classe di Michele e quindi studente di Mattia), che abita pochi metri più in là; torta (e pure tostadas con frijoles, per non farsi mancare mai gli immancabili fagioli), apertura regali e due chiacchiere con la famiglia: grazie mille, e l'integrazione continua!

N.B. Ora che il primo mese se n'é volato via, possiamo deliziarvi con la notizia che questo formato di cronaca settimanale volge al termine, visto che ormai avete capito come funziona la nostra vita guatemalteca, e scriveremo solo per eventi o commenti importanti.

giovedì 5 maggio 2016

Grande operazione di sicurezza congiunta, sotto casa!

Sabato 23, ore 6.15 di sera, Mattia e i ragazzi scendono in strada per vedere che tipo di cibo si sta vendendo sul marciapiede a fianco al nostro edificio; attraversano poi la strada, per far compagnia a un paio di volontarie che comprano gelati o choco-fruta al negoziato. Mentre aspettano, si conversa degli avvenimenti di circa un'ora prima, quando polizia e ambulanze erano passate a sirene spiegate, correndo giù a Búcaro, dove doveva esserci stata una qualche sparatoria.
6.30 tutti di nuovo sul tetto, con Michele&Sam a mettersi il pigiama per una serata filmica.
6.45 cominciamo a sentire rumori da giù: dalla finestra di una delle stanze vediamo militari in arrivo, con un paio di furgoncini da cui saltano giù soldati, sulla strada giusto sotto la nostra terrazza, proprio dov'eravamo poco fa.
Mentre Elena tiene i bambini in stanza, Mattia con alcune delle altre continua a guardare, sbirciando dal basso della finestra. Si sentono spari, e grida continuano a salire.
Un impavido soldato scala e poi avanza sui tetti di metallo delle case in mezzo all'isolato, mentre i suoi colleghi avanzano dai due vicoli a lato. Altro personale militare tutto attorno, impegnato a scacciare i locali che non sembrano per niente intimoriti (tanto abituati sono a spari e presenza delle forze dell'ordine) e non accennano a spostarsi; alla fine riescono a sgombrare i due vicoli.
Il soldato sul tetto spara colpi d'avvertimento, strisce di luce nel buio, e invita i suoi ad entrare da qualche parte.
Ora arriva anche la polizia, in gran numero. Sembra un'operazione di un certo livello, nessun si ricorda racconti di niente di simile. Devono esserci almeno 30 uomini armati coinvolti, comprese forze speciali, che continuano ad entrare e uscire da quei vicoli, mentre macchine e furgoni vanno e vengono. 
Altri spari.
Non é difficile intuire che stiano cercando membri delle gang coinvolti nella sparatoria del pomeriggio, due chilometri più giù, e che quelli non si lasciano prendere facilmente.
Dopo un bel po' di tempo e confusione, durante il quale si diffonde il panico per una donna, che lavora in UPAVIM, che sembra aver perso la figlia, anche se tutto si risolve in fretta (la ragazzina era da una vicina), vediamo due giovani e una donna portati via dalla polizia, ma la loro posizione non é chiara. Un ambulanza entra in uno dei due vicoli, ma non capiamo se davvero ci siano feriti o morti da trasportare. Le donne corrono nei due vicoli, per controllare che tutti siano salvi a casa.
Le cose ora si stanno calmando, la maggior parte della polizia sembra andarsene, anche se molti si fermano solo pochi isolati più in là; ora ci sono capi della polizia e dell'esercito, in conversazione.
I locali capiscono che il peggio é passato, la gente comincia a muoversi di nuovo, ed ecco arrivare un grido familiare, chiaro segno della fine del grosso della faccenda: tamales, tamales, tamales... la signora urlante é di nuovo al lavoro, vendendo cibo per la sera, quindi la vita riprende, normalmente, secondo gli standard locali.
I ragazzi ovviamente vogliono sapere cosa stava succedendo e cos'erano quegli spari, per cui ora papà può portarli alla finestra e alla terrazza per vedere lo schieramento di polizia e soldati. Poi ritorno al film con altre discussioni sull'accaduto rimandate all'indomani.
La settimana seguente, parlando a scuola a pranzo con i suoi studenti (soprattutto Waldin, che abita proprio in una di quelle strade, tanto che i membri delle gang gli hanno bussato alla porta per cercare rifugio, fortunatamente invano), Mattia scopre che la maggior parte dei ricercati sono riusciti a fuggire correndo giù dalla scarpata sull'altro lato dell'isolato.

mercoledì 4 maggio 2016

Quarta Settimana

Lunedì 25
Oggi, invece di calcio, Fernanda e Mattia organizzano una partitina di pallacanestro e passiamo un altro bel pomeriggio, senza pioggia: ottima esperienza quella di giocare non alcuni studenti, in più unisce i ragazzi della nostra scuola con altri della zona, aiuta Michele e Sam ad integrarsi al di fuori delle lezioni e un po' di sport fa sempre bene a tutti!
Elena completa la sua prima giornata di lavoro intenso, tra organizzazione, incontri vari e tanta preparazione e traduzione di materiale per formazione.

Martedì 26
Elena propone e guida la prima sessione di yoga mattutina, alle 6.15, per volontarie del tetto e pare sia andata bene, quindi dovrebbe continuare con regolarità, una o due volte a settimana.
In serata, e' il nostro turno di preparare la cena comunitaria e vorrebbero che ci pensasse Mattia; non solo il suo repertorio culinario e' limitato e cucinare non e' una sua passione, ma lo scoraggiano alquanto le richieste vegetariano-vegane di parte della truppa: la sua posizione sarebbe "se volete che cucini, vi beccate una bistecca con contorno di frittata al formaggio, se no faccio a meno", ma Elena arriva in soccorso suggerendo bruschette, così otteniamo un gran successo italiano.

Mercoledì 27
Di solito e' quello con lo stomaco di ferro, ma sta volta Mattia e' il primo a crollare per una brutta infezione intestinale (seguita da coliche da completa disidratazione) che lo abbatte per una notte e il giorno seguente. Comunque, una visita alla clinica di UPAVIM e un giretto in farmacia della mogliettina infermiera lo salvano e giovedì, per quanto debole, torna ad insegnare. Si perde il calcio pomeridiano, ma mamma accompagna i ragazzi, per cui loro non mancano.

Giovedì 28
Grande successo di formazione e lingua per Elena Fisio, che da lezione in spagnolo sullo sviluppo normale del bambino!

Venerdì 29
Maddie ha proposto un Poetry Day per questo pomeriggio d'inglese e Mattia ha sostenuto l'idea, per cui 4a, 5a e 6a si riuniscono per presentazioni di insegnanti e classi. Mattia sconvolge con Hamlet (To be or not to be) e altro, non perché capissero ma per esporli ai classici e far loro scoprire il potere della parola e della recitazione, obbiettivi a quanto pare raggiunti. La sua classe lo fa contento recitando bene i pochi versi in rima composti e imparati con tanta fatica nelle settimane precedenti.

Sabato 30
Non e' solo tempo di anniversario di Shakespeare, perché William e' morto quasi la stessa data di Miguel de Cervantes, per cui il Centro Cultural de España en Guatemala ha organizzato una serie di incontri sul Don Quijote e dopo esserci persi il migliore (attività per bambini, in strada) due sabati fa, perché non avevamo scoperto il programma in tempo, oggi partiamo di nuovo alla volta della Sexta per un cartone animato del 2007 che pareva interessante. La prima visita al Centro e' valida, per il nuovo murales su Cervantes (con splendida citazione: Cambiare il mondo Sancio, non e' follia o utopia, e' giustizia!) e la piccola ma sincera esibizione, con vecchie edizioni e cartelloni istruttivi, ma il cartone e' alquanto deludente: a causa di un problema con il DVD, mostrano a noi e ai pochi altri (sala bella ma piccolina) una versione poco riuscita degli anni 70, fuori fuoco e digitalizzata male. Un  film e' sempre un film (non era terribile) e una scusa per una gita va sempre bene, ma il lungo viaggio   con due autobus e l'attrazione mancata rendono la giornata solo parzialmente felice. Per fortuna, un helado (gelato) o choco-fruta (frutta gelata ricoperta) al nostro negozietto preferito (sotto casa!) compensa bene e la partitina di calcio e' un ottimo modo di concludere in maniera attiva e positiva. In serata, una ricerca in internet rivela ai due vecchi che non ci siamo persi molto, visto che il film moderno era alquanto orribile.

Domenica 1 maggio
Niente di speciale, perché la gita di ieri mattina ci impone di spostare ad oggi i compiti scolastici e casalinghi (fare il bucato, che per ora riusciamo a mantenere sulle due volte a settimana). Aggiungiamo molto gioco, tra lego e carte.


martedì 3 maggio 2016

Terza settimana

Lunedì 18
Due giorni di allenamento, una settimana intera di scuola e la gita di ieri sembrano dare l'effetto sperato: ci svegliamo dopo le 6!
Ora, i ragazzi sono in divisa completa, come potete vedere dalle foto (album Aprile).
L'allenamento continua, oggi su un circuito nuovo, cioè attorno a tre isolati appena fuori dal nostro cancello: un po' corto, ma con 10 giri i nostri 2km sono fatti; non bellissimo, ma meglio delle opzioni precedenti, per cui ce lo faremo andar bene.

Martedì 19
Abbiamo dovuto svegliarli! Niente paura, nessun cataclisma in arrivo: era solo uno, Sam.
Elena Fisio ha fatto un altro incontro, questa volta con anche il dottore ed è andata bene, per cui le cose si fanno interessanti.
Settimana della lettura a scuola, così oggi tutti i maestri erano travestiti per una storiella con vari personaggi: parecchio improvvisata, ma comunque valida, per variare un po'. Gli sgargianti vestiti ruandesi di Profe Mattia hanno funzionato bene per el pajaro (uccello) africano.
L'evento più interessante della giornata, però, é avvenuto nel pomeriggio, quando i 3 leoni maschi e Fernanda sono andati alla cancha (campo sportivo, in questo caso di cemento, da calcio e pallacanestro) per giocare con ragazzi della scuola e dell'area: abbiamo cominciato con una buona pallaguerra poi ci siamo arresi alla pressione e siamo passati al calcio. Pomeriggio divertente, diventato epico quando é arrivata la prima pioggia stagionale e abbiamo continuato a giocare, finché Sam ci ha fatto notare che eravamo abbastanza zuppi da tornare a casa. Fernanda aveva già avuto pomeriggi di sport simili con altri volontari, quindi vedremo di non far morire la tradizione, perché sembra che altrimenti paura e mancanza d'organizzazione bloccherebbero i ragazzi dal gustarsi quel poco che hanno come spazi e modalità d'intrattenimento positive qui attorno.

Mercoledì 20
Il programma in continuo sviluppo di Elena ora comprende lavorare con Anya (l'attuale volontaria nel campo salute) per organizzare semplici ma importanti momenti di sportivi il mercoledì: portano fuori una classe alla volta, nel piccolo patio al secondo piano, per un breve momento di esercizi che non solo salvano gli studenti dalla claustrofobia, ma li mantengono anche attivi, visto che tendono a diventare sottopeso e fuori forma facilmente e presto, per abitudini alimentari sbagliate e mancanza di attività fisica quotidiana. Anya lo stava già facendo, ma aveva decisamente bisogno di una spinta a  livello di motivazione ed entusiasmo e qualche nuova idea, che ha apprezzato.
Dopo il cambio di ieri, ultimo allenamento classico per la corsa di domani, con solo alcuni giretti dei nostri tre isolati: i ragazzi sono pronti!

Giovedì 21
Gran Maratón, o meglio gran confusión!
Michele, Sam e papà, insieme a Carlin&Maddie e Paula, directora della scuola, raggiungono la partenza in autobus, dove trovano solo meno di altri 10 studenti della nostra scuola (compreso un compagno di Sam, per cui grandi abbracci); ci sono comunque tanti bambini, per le molte scuole della zona coinvolte e un bel po' dopo l'orario previsto finalmente si inizia. Per fortuna hanno diviso i ragazzi in categorie d'età, ma comunque non pare ben organizzato e l'impressione é presto confermata: subito dopo il fischio, la partenza di massa si rivela un errore e un bel po' di piccoletti hanno il loro incontro ravvicinato con l'asfalto... Sam ovviamente non può sfuggire il suo destino, anche se fortunatamente cade sul morbido, perché inciampa sui corpi di quelli caduti prima di lui. Michele in qualche modo riesce a scavalcarli e poi aiuta Sam a rialzarsi e proseguire, finché Papà non arriva a dargli il cambio e il bravo fratello può cominciare a correre per riprendere terreno; finirà tra i primi dieci o simili: bravo! Anche Sam si difende bene, dopo essersi ripreso dallo shock. É stata pure troppo corta, solo 1km, dopo tutto quell'allenamento, ma si sono divertiti entrambi. La confusione regna suprema anche alla fine: non succede niente per un sacco di tempo, in attesa che le categorie più grandi finiscano; i tre leoni se ne vanno il più tardi possibile, per vedere di ricevere medaglie ricordo o una merenda, ma la scuola chiama per cui l'attesa é stata vana; siamo poi tornati a piedi, per renderla una vera mattinata sportiva (e comunque non sono passati autobus nel frattempo), prendendoci la merenda per strada.

Venerdì 22
Torniamo alla "norma": belli svegli alle 5.55.
Altra mattina al parco sportivo per Sam, questa volta con Mamma Elena che prova a spiegare all'inutile istruttore di pattinaggio che forse far scegliere ai bambini il numero di pattino giusto potrebbe aiutare un bel po'... Per la gioia di Michele, alla piscina spunta un secondo istruttore, così può inserirsi nel gruppo "avanzato" e partecipare ad una lezione quasi decente nella piscina grande. Con Fernanda unitasi ad Elena per stressarsi cercando di migliorare le cose da quelle parti, Mattia può gustarsi un po' di nuoto nella vasca da 50m in quei 25-30 minuti tra un dovere di spogliatoio e l'altro. Nel pomeriggio, altra partitina di calcio, di nuovo sotto l'acqua.
In serata, il tetto ha ospiti: Jody e Douglas, un'anziana coppia di Americani in visita ai progetti di UPAVIM come compratori di artigianato per il mercato americano; avevano ottime storie da raccontare, o proprio o di amici (spaziando dall'Afghanistan all'Iraq e gli Stati Uniti) e abbiamo avuto modo di scambiare opinioni sulla situazione mondiale (non solo sono sostenitori della Palestina, ma addirittura amici di famiglia di Rachel Corrie, uno degli eroi personali di Mattia), per cui é stata una serata interessante e piacevole e, per la gioia o invidia, di zio Giacomo, Mattia e Fernanda hanno pure ricevuto una bambolina di Bernie (guardatevi le foto, di nuovo in Aprile).

Sabato 23
Di male in peggio: la giornata inizia alle 5.45.
Mattinata a casa, poi solito giro alla stazione degli autobus, ma questa volta si fa interessante: Mamma porta la famiglia al mercato grande, a cui era stata portata da Fernanda un paio di giorni prima. Non pittoresco (zona asfaltata, di carico-scarico, con settori coperti da alti tetti di metallo, sotto cui si vende la merce), ma abbiamo apprezzato i colori, profumi, varietà e qualità di frutta, verdura e altri prodotti, andandocene con le borse piene.
Per il 400esimo anniversario della morte di Shakespeare, nostalgia per Clonakilty, dove papà avrebbe sicuramente deliziato figli e paesino con un altro memorabile festival, ma per lo meno la storia serale é stata in tema, con una versione per bambini di Midsummer Night's Dream.
Prima di andare a letto, grande operazione di polizia e militari qui sotto, ma sarà per un altro post.

Domenica 24
5.55: questi sono standard pericolosi, modello Ruanda ma senza ragione, visto che qui nessuno di noi deve prendere autobus alle 6.30! Per fortuna i pancake di Mamma rimediano a tutto, soprattutto quando ci aggiungi miele locale e fragole (come da foto, sapete già dove).
Come la prima domenica, gita in autobus in centro e passeggiata lungo La Sexta, questa volta attirati dal Festival Cultural; ottima scelta: ci é proprio piaciuta la piazza in versione culturale, con danze tradizionali sul monumentale palco fisso, un'esibizione d'arte moderna, spazi gioco per scacchi e altro, vendita di libri, un labirinto per bambini fatto di casse di legno, un laboratorio d'arte con materiale riciclato ispirato a lavori di malati mentali, e altro ancora.
Per pranzo abbiamo sfruttato gli stand gastronomici, più numerosi del solito, poi siamo tornati a casa, per finire di cucinare la pizza per il 25o compleanno di Maria: un altro gran successo per Cuoca Elena!

Ci scusiamo per i lunghi post, ma siamo sicuri che a breve tutto diverrà più normale, per cui avremo meno da raccontare ogni settimana, così ci metteremo in pari e da lì tutto si farà più facile (leggi corto)






lunedì 2 maggio 2016

collegamenti

A parte la pagina apposita, per tutte le foto, abbiamo aggiunto collegamenti diretti ad alcuni album nei primi due post, per cui potete scorrere in giù, trovarli (azzurro chiaro) e darci un'occhiata.