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venerdì 4 novembre 2016

Lezioni di geo-sociologia sul retro degli autobus, o a scuola elementare...


NEGLI ULTIMI 6 MESI, CI SONO STATI:
269 guatemaltechi morti
33180 guatemaltechi deportati
385357 arresti alla frontiera
70% delle donne subiscono molestie sessuali
NON ANDARE AL NORD COME ILLEGALE
(campagna finanziata dagli Stati Uniti)

Dall'Africa e dal Medio Oriente emigrano verso l'Europa, dal Sud e Centro America, e in gran numero da Guatemala, Honduras e El Salvador, cercano un futuro e/o una fuga dalla violenza delle gang, negli Stati Uniti. Non solo la probabilità di trovare una vita decente sono basse, perché vivere come illegale non é per niente facile, ma il viaggio stesso é particolarmente duro, forse quasi tanto pericoloso quanto attraversare il Mediterraneo su un gommone troppo pieno: seguendo guide chiamate coyote, attraversano il Messico evitando qualsiasi mezzo di trasporto o via ufficiale, riducendosi pure a lunghi tragitti a piedi, tutto il viaggio alla mercé di criminali che approfittano di questi disperati. Come si vede dalla foto, i dati sono orribili...
Abbiamo visto altri poster dissuasivi alla frontiera messicana, ma i dati di questi ci paiono particolarmente forti ed é significativo vedere questo tema non su articoli di giornale ma davvero sul terreno di battaglia, sulle strade della città, visto che il messaggio riflette bene la realtà delle classi più basse (ma non solo) di Città del Guatemala: il sogno, l'unico futuro che vedono, é andarsene. Praticamente tutti hanno un parente, un vicino o un amico che vive o ha vissuto negli Stati Uniti e figure come i coyote non sono per niente mitici o lontani dal loro orizzonte: un lunedì mattina a scuola un ragazzo ha raccontato a Mattia che un coyote era stato a casa sua la sera prima, non perché loro stessero progettando di partire, ma perché l'uomo é un amico del papà (che, dal suo canto, ha vissuto per anni in America) e non un semplice amico, dato che in passato il papà l'ha aiutato nel lavoro, prendendo un bel po' di soldi, trasportando gente con la macchina di famiglia attraverso tutto il Guatemala, da El Salvador al confine con il Messico, dove hanno nuotato fino all'altro lato (sul fiume che noi abbiamo passato, sul ponte, con le valigie un mese fa - come potete vedere nel post "foto-racconto" un po' più in basso).
Allora, qual'è la nostra reazione a tutto ciò? Lasciamo la risposta per un altro post...

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