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sabato 21 maggio 2016

La Antigua

Martedì 10, vacanza da scuola per festa della mamma (vedi post più sotto), per cui é ora di sfruttare i fondi per i regali dei compleanni maggiolini e farsi un giretto a uno dei luoghi turistici più famosi del Guatemala, la cittadina storica di La Antigua. In teoria é  quasi dietro l'angolo, ma ci vogliono tre autobus per cui alla fine ci mettiamo 2 ore e mezza all'andata e pure di più al ritorno, il che l'ha resa una giornata lunghetta.
Sicuramente, come potete vedere qui dalle foto, una gita valida e una bella cittadina, con antichi edifici colorati, in stile coloniale, e svariate rovine (dovute per lo più ai vari terremoti del '700); in realtà, la nostra meta principale era il museo della cioccolata, che sfortunatamente si é rivelato alquanto deludente essendo più che altro un negozio costretto con qualche pannello illustrativo e degli oggettini, una sbirciatina alla parte finale del processo e la possibilità di provare qualcosa, che ci teniamo per un'altra volta, magari per occasioni speciali, per non giocarci tutte le carte nel primo mese. Ad ogni modo, ci gustiamo un po' di buona cioccolata, impariamo qualcosa,  e ci compriamo infuso di cacao per rimpiazzare le scorte (ancora dai viaggi messicani di Anna&Giacomo) e una tazza di terracotta per il nostro latte con cioccolato mattutino, pure con mescolino di legno.
Nel Parque Central, la piazza principale, davvero carina, ci compriamo anche un flauto tradizionale; purtroppo, se non continui a svuotarti le tasche per oggetti artigianali alquanto belli ma per lo più inutili, la città diventa un po' pesante, perché non c'é molto altro a parte una serie infinita di negozietti  (compresi quelli del grande mercato) che offrono lo stesso tipo di materiale, in alcuni casi stupendo ma al limite dell'opprimente per la quantità disponibile.
Un tipico caso di turismo che rovina la bellezza intima del luogo (nonostante, ovviamente, questo permetta agli artigiani locali di trovare mercato per i loro prodotti, per cui il turismo in qualche modo fa bene...).
A quanto dice un cartello a inizio paese, questo dovrebbe essere Patrimonio dell'umanità ed effettivamente il valore storico delle rovine e le antiche case colorate sono affascinanti, ma le macchine sui ciottoli, davanti alle facciate seicentesche tutte decorate sono troppo fuori luogo per lasciarti apprezzare a dovere la magia del posto e, per noi europei, le rovine di chiese non sono chissà che novità e per l'età non sono niente di fenomenale, visto che ne abbiamo di ben più antiche e perfettamente conservate.
Gusti difficili? Magari sì, anche se deve aver influito non poco il cielo opaco che non dava contrasto o  la giusta luce alla città e soprattutto ci ha fatto abbandonare la camminata in salita al punto panoramico, visto che non c'era speranza alcuna di gustarsi la vista sui meravigliosi vulcani dei dintorni. Inoltre, non essendo un fine settimana, ci siamo anche persi eventuali spettacoli di strada (musica, danza...) che avrebbero fatto svanire quel senso di paesino-colorito-per-vendere-oggetti.
Comunque, qualsiasi posto va bene per uscire per un giorno dal cemento e lamiera de La Esperanza (il nostro barrio - quartiere) e pure da Guatemala City, e La Antigua non é decisamente un posto qualsiasi: davvero bella, con luoghi interessanti (abbiamo visitato un convento semi-ricostruito e le rovine-giardino di un altro) e qualche piccolo museo che ci siamo tenuti per un'altra volta, che dovremo scegliere con cura per avere cieli limpidi.


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