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venerdì 28 ottobre 2016

Chiesa

Come avrete colto leggendo il post sulle chiese locali, non ci siamo azzardati a provare nessuna delle fanatiche chiese evangeliche qui attorno, per ovvie ragioni di sanità mentale e uditiva, e nemmeno quella cattolica, sempre vicinissima ma più grande e "solida", perché non ci convince molto, essendo sicuramente meno propensa al canto folle e non amante del predicatore pazzo ma un po' troppo devota del rito e della venerazione dei santi per i nostri gusti e per il modo di celebrare a cui sono abituati i bambini; inoltre, con così tante confessioni e congregazioni diverse nel vicinato, sarebbe strano per noi stranieri sceglierne una visto che la gente comincerebbe a chiedersi i motivi della scelta e soprattutto ci sentiremmo in difficoltà a provarne una e poi magari smettere di frequentarla perché non contenti, per non offendere nessuno e per non dare inizio a possibili imbarazzanti tentativi di conquistare gli stranieri per una o un'altra chiesa...
Questo significa che non siamo andati in chiesa per sei mesi, ma abbiamo in qualche modo compensato la perdita, che pure i bambini consideravano parecchio strana, con dei momenti di preghiera familiari semplici ma a volte molto validi, sullo stile di quello che avevamo fatto in Rwanda per un paio di domeniche quando avevamo smesso di andare nella chiesa con cui in teoria avremmo dovuto lavorare e ancora non avevamo trovato una valida alternativa.
Ma le cose ora sono cambiate: dall'inizio di ottobre stiamo andando ad una chiesa in una zona più centrale della città, invitati dai nostri amici José&Marlene che l'avevano già testata nel mese precedente, dopo averla conosciuta tramite collegamenti con la loro chiesa in America, e ce l'avevano descritta come un bel posto, con bella gente e un bel modo di celebrare. Ci siamo sentiti accolti, la celebrazione per noi va bene e soprattutto Michele&Sam sono contenti, non solo per la possibilità di giocare (c'è spazio e pure dell'erba!) con qualche bambino ben educato prima e dopo, ma anche per le attività per bambini organizzate da una signora durante la celebrazione. É una chiesa mennonita, che significa che é abbastanza vicina alla tradizione metodista, come é evidente dal modo di celebrare e pure da certi canti, tradotti da alcuni a noi molto familiari. La cosa per noi più interessante,  é che l'organismo missionario della chiesa mennonita é quello con cui avremmo potuto lavorare subito dopo la nostra esperienza ruandese, con un progetto per giovani in Nicaragua per il quale eravamo già stati scelti ma che era poi saltato quando l'associazione locale aveva deciso di non richiedere aiuto da fuori. Così siamo stati sorpresi ma contenti non solo di incontrare altri stranieri (dagli Stati Uniti) in chiesa ma anche di scoprire che stanno lavorando o hanno lavorato in passato con quell'organismo: abbiamo raccontato loro di quei nostri contatti quasi fruttuosi e della nostra situazione attuale, sentito cosa fanno loro, scambiato un po' di opinioni e speriamo di avere altre opportunità di confronto in futuro (non si sa mai cosa possa venir fuori!). Nel frattempo, abbiamo iniziato a collaborare con un piccolo progetto della chiesa, semplicemente andando ad aiutare a servire un pranzo sabato scorso per  l'incontro di fine anno scolastico con un gruppo di ragazzi che studiano per le superiori nel fine settimana e che loro seguono in qualche modo, per incoraggiarli e fare qualche attività aggiuntiva, in una scuola appena della colonia (settore, insediamento) subito dopo il nostro, giù dalla collina, cioè Bucaro, di cui avevamo scritto mese fa, una zona considerata terribile ma per noi non pericoloso come può essere per alcuni locali (ci andiamo a volte per giocare sulle giostrine attorno al campetto da calcio, siamo andati a pranzo da un paio di famiglie e i bambini alcune volte a casa di amici). Ovviamente, la grande attrazione del pranzo sono stati i nostri bellissimi e bravissimi piccoli camerieri, molto più che il tentativo dei membri della chiesa di dare un qualche messaggio ai giovani, ma ad ogni modo per noi é stato valido conoscere altre iniziative nell'area, visitare un'altra scuola e aiutare quelli della chiesa, che hanno apprezzato molto.
L'unico problema con questa chiesa é il posto, visto che ci mettiamo un'ora e un quarto ad arrivare, o con 3 autobus, come la prima domenica con i nostri colleghi volontari, o con 2 autobus e una passeggiata di 30-35 minuti, come le ultime due volte, quando loro non erano con noi. Comunque, quando poi prendiamo da mangiare ad uno dei mini-ristoranti o baracchini che spuntano ovunque, diventa un bel modo di passare metà domenica (o di più se aggiungiamo una visita al museo come abbiamo fatto due settimane fa) e la prova sta nel fatto che i ragazzi, anche considerando l'opzione con camminata, continuano a dirci che vogliono andare ogni domenica, Michele perché "in questa chiesa mi trovo bene", Sam per come può giocare, tanto che si é confuso con i tempi e ha chiesto se continueremo ad andare "ogni giorno".

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